Lido Adriano è stato edifi cato dal nulla, a partire dal 1965 e costruito in
gran parte nei quindici anni successivi, un paese sulla costa romagnola
destinato esclusivamente al turismo di massa: piccoli appartamenti in palazzine a più piani, da acquistare a costi contenuti o da affi ttare nel periodo
estivo.
E’ sorto negli anni sessanta, su un terreno venduto dalla Federazione delle
Cooperative, un terreno fatto di pozze d’acqua e risaie, canali, pineta e
dune, un terreno frequentato dai braccianti e dai ravennati che ne frequentavano le spiagge.
Oggi è per numero di abitanti residenti la prima frazione del comune di Ravenna.
E’ abitato stabilmente da più di 6.000 persone provenienti da tutto il
mondo: macedoni, rumeni, albanesi, africani, ma anche tantissimi siciliani
e campani. Chi vi abita spesso non riesce a guardarsi indietro, le strade
che percorre non evocano ricordi. Nel corso degli anni, Lido Adriano ha
dovuto defi nire per i suoi abitanti nuovi obiettivi, assolvere nuove funzioni,
non esclusivamente legate al turismo. I luoghi e i modi del confronto e del
dialogo tra le persone e le diverse culture sono però ancora troppo pochi,
essenzialmente relegati alla chiesa e alla scuola elementare. Spesso, come
accade nelle infi nite periferie, Lido Adriano è ancora raccontato come un
dormitorio.
In un territorio in cui era assente qualsiasi servizio sociale, nel 1993 la cooperativa Libra di intervento e ricerca sociale ha iniziato ad operare a Lido
Adriano, occupandosi di adolescenti con situazioni di particolare diffi coltà
familiare segnalati dal Tribunale dei Minori e affi dati ai Servizi Sociali, in
convenzione con il Consorzio per i Servizi Sociali (Centro Larcoincielo). In
seguito, nel 1999 ha creato anche il centro polivalente Agorà, per offrire ai
ragazzi e alle ragazze uno spazio dove incontrarsi, giocare e partecipare
ad attività culturali.
Inoltre, già dagli anni novanta, ha seguito i numerosi stranieri residenti a
Lido Adriano, le emergenze abitative e umane legate alle prime tumultuose
ondate di arrivi di profughi e immigrati.
Nel 2002, sempre presso la sede dell’Agorà, la cooperativa Libra ha inaugurato
il centro Informagiovani/Informadonna, aperto con un fi nanziamento
regionale e successivamente gestito in convenzione con l’Assessorato
alla Politiche Giovanili del Comune di Ravenna. Le richieste più urgenti
riguardano il lavoro, la formazione professionale, l’alloggio e l’assistenza
sociale. Numerose le richieste provenienti dalle donne straniere.
Ravenna Teatro-Teatro delle Albe, verso la fi ne degli anni ottanta, diviene
afro-romagnolo, quando si arricchisce della presenza di tre giovani senegalesi
che, arrivati come tanti altri in cerca di lavoro, diventano attori e si
stabiliscono a Lido Adriano. La compagnia ha intrecciato legami profondi
con quel territorio e lì ha realizzato ogni anno, a partire dal 2000, laboratori
della Non-scuola, presso il centro polivalente Agorà.
A seguito di queste esperienze è nato il percorso nel quale si intende costituire
un polo fi nalizzato alla realizzazione di attività culturali e sociali per
il paese di Lido Adriano, con lo scopo di connettere e potenziare le esperienze
in atto.
In particolare si è elaborata l’ipotesi di creare un polo nel quale collocare:
- uno spazio teatrale multifunzionale, nel quale realizzare spettacoli;
teatrali e musicali, laboratori teatrali per i giovani di Lido Adriano;
- corsi di formazione per le professioni collegate al teatro: macchinista, tecnico suono, tecnico luci, scenografo, ecc.
- il Centro di aggregazione per i giovani Agorà;
- l’Informagiovani/Informadonna, oggi anche centro di orientamento
al lavoro e antenna antidiscriminazione per gli stranieri;
- una multimediateca dedicata alla musica, al teatro, alle arti visive e
al fumetto;
- un ristorante bar;
- una foresteria legata all’attività dello spazio teatrale.
Sono stati individuati come possibile sede delle attività due capannoni di
proprietà dell’ Azienda Agricola S. Giorgio (legata alle assicurazioni Generali),
posti all’ingresso del paese in via Bonifi ca, circa di fronte al ristorante
Ca’ Vinona.
La loro posizione è strategica in quanto collocati in un’area in cui si trovano
anche la chiesa, la caserma dei carabinieri e il centro commerciale.
Non esistono a Lido Adriano edifi ci che abbiano una valenza culturale.
Il confronto avvenuto nell’ultimo anno tra Comune di Ravenna, Ravenna
Teatro, cooperativa Libra e Generali ha portato all’elaborazione di varie
ipotesi di intervento.
Queste sono state sviluppate dagli architetti Lucio Nardi, Berlino, e OP
Architetti Associati, Venezia-Mestre.
Laura Gambi, presidente della cooperativa Libra
gran parte nei quindici anni successivi, un paese sulla costa romagnola
destinato esclusivamente al turismo di massa: piccoli appartamenti in palazzine a più piani, da acquistare a costi contenuti o da affi ttare nel periodo
estivo.
E’ sorto negli anni sessanta, su un terreno venduto dalla Federazione delle
Cooperative, un terreno fatto di pozze d’acqua e risaie, canali, pineta e
dune, un terreno frequentato dai braccianti e dai ravennati che ne frequentavano le spiagge.
Oggi è per numero di abitanti residenti la prima frazione del comune di Ravenna.
E’ abitato stabilmente da più di 6.000 persone provenienti da tutto il
mondo: macedoni, rumeni, albanesi, africani, ma anche tantissimi siciliani
e campani. Chi vi abita spesso non riesce a guardarsi indietro, le strade
che percorre non evocano ricordi. Nel corso degli anni, Lido Adriano ha
dovuto defi nire per i suoi abitanti nuovi obiettivi, assolvere nuove funzioni,
non esclusivamente legate al turismo. I luoghi e i modi del confronto e del
dialogo tra le persone e le diverse culture sono però ancora troppo pochi,
essenzialmente relegati alla chiesa e alla scuola elementare. Spesso, come
accade nelle infi nite periferie, Lido Adriano è ancora raccontato come un
dormitorio.
In un territorio in cui era assente qualsiasi servizio sociale, nel 1993 la cooperativa Libra di intervento e ricerca sociale ha iniziato ad operare a Lido
Adriano, occupandosi di adolescenti con situazioni di particolare diffi coltà
familiare segnalati dal Tribunale dei Minori e affi dati ai Servizi Sociali, in
convenzione con il Consorzio per i Servizi Sociali (Centro Larcoincielo). In
seguito, nel 1999 ha creato anche il centro polivalente Agorà, per offrire ai
ragazzi e alle ragazze uno spazio dove incontrarsi, giocare e partecipare
ad attività culturali.
Inoltre, già dagli anni novanta, ha seguito i numerosi stranieri residenti a
Lido Adriano, le emergenze abitative e umane legate alle prime tumultuose
ondate di arrivi di profughi e immigrati.
Nel 2002, sempre presso la sede dell’Agorà, la cooperativa Libra ha inaugurato
il centro Informagiovani/Informadonna, aperto con un fi nanziamento
regionale e successivamente gestito in convenzione con l’Assessorato
alla Politiche Giovanili del Comune di Ravenna. Le richieste più urgenti
riguardano il lavoro, la formazione professionale, l’alloggio e l’assistenza
sociale. Numerose le richieste provenienti dalle donne straniere.
Ravenna Teatro-Teatro delle Albe, verso la fi ne degli anni ottanta, diviene
afro-romagnolo, quando si arricchisce della presenza di tre giovani senegalesi
che, arrivati come tanti altri in cerca di lavoro, diventano attori e si
stabiliscono a Lido Adriano. La compagnia ha intrecciato legami profondi
con quel territorio e lì ha realizzato ogni anno, a partire dal 2000, laboratori
della Non-scuola, presso il centro polivalente Agorà.
A seguito di queste esperienze è nato il percorso nel quale si intende costituire
un polo fi nalizzato alla realizzazione di attività culturali e sociali per
il paese di Lido Adriano, con lo scopo di connettere e potenziare le esperienze
in atto.
In particolare si è elaborata l’ipotesi di creare un polo nel quale collocare:
- uno spazio teatrale multifunzionale, nel quale realizzare spettacoli;
teatrali e musicali, laboratori teatrali per i giovani di Lido Adriano;
- corsi di formazione per le professioni collegate al teatro: macchinista, tecnico suono, tecnico luci, scenografo, ecc.
- il Centro di aggregazione per i giovani Agorà;
- l’Informagiovani/Informadonna, oggi anche centro di orientamento
al lavoro e antenna antidiscriminazione per gli stranieri;
- una multimediateca dedicata alla musica, al teatro, alle arti visive e
al fumetto;
- un ristorante bar;
- una foresteria legata all’attività dello spazio teatrale.
Sono stati individuati come possibile sede delle attività due capannoni di
proprietà dell’ Azienda Agricola S. Giorgio (legata alle assicurazioni Generali),
posti all’ingresso del paese in via Bonifi ca, circa di fronte al ristorante
Ca’ Vinona.
La loro posizione è strategica in quanto collocati in un’area in cui si trovano
anche la chiesa, la caserma dei carabinieri e il centro commerciale.
Non esistono a Lido Adriano edifi ci che abbiano una valenza culturale.
Il confronto avvenuto nell’ultimo anno tra Comune di Ravenna, Ravenna
Teatro, cooperativa Libra e Generali ha portato all’elaborazione di varie
ipotesi di intervento.
Queste sono state sviluppate dagli architetti Lucio Nardi, Berlino, e OP
Architetti Associati, Venezia-Mestre.
Laura Gambi, presidente della cooperativa Libra